Nel maggio del 1968 Jimi Hendrix arrivava in Italia.
Purtroppo la stampa specializzata dell’epoca si concentrò poco sulla sua musica e optò per titoli sensazionalistici definendolo “il diabolico brutalizzatore della chitarra” “il brutto con la permanente” “il diavolo (nero) in corpo”.
Sembrava che nel nostro paese, tanto democristiano e ingenuo, stesse arrivando l’uomo nero in piena regola. Tuttavia, fu una grande sorpresa scoprire che dietro a quei titoli esagerati si nascondeva un musicista straordinario e un ragazzo affabile, quasi timido al di fuori del palco.
E tutto ciò lo possiamo testimoniare noi pochi fortunati che abbiamo avuto l’intuizione curiosa dell’epoca per le nuove tendenze. Abbiamo assistito al concerto con i nostri occhi e le nostre orecchie quasi inconsapevoli del talento di questo artista, di cui non esistono registrazioni né audio né video dei suoi concerti in Italia.