JETHRO TULL
Nel 1969 avevo sedici anni ed acquistai uno dei miei primi dischi che a quei tempi spopolava su tutte le radio.
“Stand Up” dei Jethro Tull, mitico gruppo di quell’epoca ed in particolare per il famoso brano Bourée riarrangiato da Ian Anderson con il flauto traverso.
La copertina era molto bella ed io ero particolarmente attratto dal segno a pennino sui volti dei componenti del gruppo.
In quegli anni disegnavo qualsiasi cosa ma la copertina di questo LP fu il mio primo intervento su un soggetto musicale.
Mio padre era un tipografo della Eliograff, tipografia di riferimento del materiale promozionale della compagnia aerea Alitalia: brochure, biglietti aereo, depliant. La sera mi portava ritagli di carte pre-stampa che normalmente venivano gettate. Cartoncini pregiati, lisci e patinati. Uno di quei ritagli mi servì per iniziare a riprodurre la copertina dei Jethro Tull. Il retro del foglio che vi mostro riporta prove di stampa del logo Alitalia.
Ripresi i soggetti della copertina come dall’originale ma sostituii il fondo esistente con delle interpretazioni grafiche personali in stile “figli dei fiori”.
Pochi anni dopo, esattamente il 2 febbraio del 1971 riuscii a vedere il gruppo dal vivo, un concerto al Brancaccio di Roma. Fu l’ultima serata indimenticabile prima di partire per il servizio militare.